Il maestro deve ridurre al minimo il proprio intervento. Non è un insegnante che sale in cattedra e dispensa dall’alto il suo sapere, ma deve essere un angelo custode, deve vigilare affinché il bambino non sia intralciato nella sua libera attività. Deve osservare molto e parlare poco.

Maria Montessori

La creatività è in stretta connessione con una modalità di pensiero che sa andare ben oltre le strade battute e generare innovazione e cambiamento.

Si evidenzia quando un soggetto individua connessioni assolutamente nuove e originali tra pensiero e realtà e in base a quelle elabora idee e progetti non individuabili da altri.

Guilford nel 1987 elaborò la teoria del pensiero divergente contrapponendolo al pensiero convergente, “pensiero produttivo” e pensiero riproduttivo”: non riproduzione meccanica di strategie e forme di ragionamento apprese, ma cambiamento di prospettiva e apertura a nuove e originali possibilità.

Pensiero divergente e convergente sono due diversi modi di pensare che coesistono in ogni soggetto; è la valutazione della situazione che spinge l’individuo a ricorrere alla forma di pensiero che dà la migliore soluzione al problema.

La scuola ha da sempre favorito e rinforzato la sola forma di pensiero convergente penalizzando talvolta soggetti con forme di apprendimento divergente.

Le due forme di pensiero sono invece complementari e compito della scuola dovrebbe essere quello di svilupparli entrambi per promuovere cambi di prospettiva, visioni ricche dei diversi punti di vista, spirito critico, messa punto di strategie operative e di modalità di lavoro per gruppi ricchi dei diversi contributi personali.

Maria Montessori; educare alla libertà e all’indipendenza

Quello che sicuramente si sperimenta nelle classi funzionanti a metodo Montessori è un diverso approccio ai problemi e agli apprendimenti.

Ogni bambino segue liberamente il proprio pensiero ed elabora personalmente le proprie strategie.

L’insegnante osserva, accompagna se necessario, ma non detta la via.

Ogni bambino raggiunge e conquista i propri apprendimenti per scoperte dirette secondo i propri tempi e i propri talenti.

L’indipendenza dell’agire genera sicurezza nelle proprie capacità e favorisce l’attivazione di nuovi percorsi e nuove scoperte in un processo virtuoso di apertura al mondo, alla vita e alla conoscenza lungo tutto il percorso di crescita.

Attività: il lampo di genio di László József Bíró

Una scheda per raccontare la storia di László József Bíró e della sua straordinaria invenzione.